Storico 2011 l'anno di Adriatica

LA BARCA;

 LA ROTTA;

Partenza il 3 Aprile  da Livorno; soste a: Porto Venere , Rio Maggiore e Le 5 Terre,La Spezia, Isola di Palmaria,Lerici (Liguria), Isola di Capraia,Fetovaia,Marina di Campo,Portoferraio,(Arcipelago Toscano), S.Manza,Lavezzi,Bonifacio, (Corsica), La Maddalena,Caprera,( Sardegna) rientro il 20 Aprile a Livorno.
Percorse 542 mg.

LO SKIPPER; MATTIA RIGHETTI

IL SECONDO; CARLOTTA

IL COORDINATORE; GIAN LUCA GENTILI

INSEGNANTE DI ACCOMPAGNAMENTO; PAOLA FALLENI

INSEGNANTE DI ACCOMPAGNAMENTO; TIZIANO GORINI

 GLI  EQUIPAGGI;

gli Studenti;Stefano Prudente,Niko Ianda,Gaetano Urso,Vittoria Soderi,Boulgarve Haziz,Giovanni Belotti,Matteo Solari,Piergiorgio Piras,Marco Peluso,Federico Mondello,Virgilio Lulli,Andrea Chiarugi,Valerio de Vanni

 GLI  AVVISTAMENTI;

Avvistati in totale;

21 Tursiopi; (TT Tursiops truncatus)

8/10 Stenelle; (SC Stenella coerulealba)

SCHEDA AVVISTAMENTI;

LE ESCURSIONI;

Effettuate in totale;

1) 5 Terre con gommone e guida del Parco;

2) a terra da Rio Maggiore a Monterosso;

3) trekking all'Isola di Palmaria;

4) trekking a Capraia fino a Torre dello Zenobito;

5) Trekking all'Enfola (Elba) con guida del Parco;

6) Attività di Educazione Ambientale a Lavezzi e trekking con le guide del Parco delle Bocche di Bonifacio;

7) Trekking con le guide del Parco delle B.B a Pianottoli;

8) Visita alla Scuola SottUfficiali della Marina Militare alla Maddalena;

9) Visita al Centro di Educazione Ambientale a Caprera;

 

 

3/04/2011;
Partenza dal porto di Livorno alle 10,30 con mare calmo e assenza di vento,facciamo rotta verso il Parco delle 5 Terre,prima tappa della nostra crociera. Durante la navigazione abbiamo iniziato ad impartire agli studenti alcune necessarie norme di sicurezza  accompagnate da alcune nozioni sulla conduzione della barca a vela e sulla marineria in generale,insegnamenti che si sono susseguiti giornalmente durante tutto lo svolgimento dell'iniziativa.Quest'anno,essendo anche inseriti all'interno del progetto GIONHA,in relazione alle indicazioni forniteci precedentemente dal Dott.Trombetti,abbiamo provveduto a mettere in atto tutte le azioni necessarie per l'avvistamento dei cetacei.Questi protocolli sono stati eseguiti durante tutta la crociera,ogni qualvolta la barca effettuava uno spostamento da un luogo all'altro.Con turni di circa un'ora,venivano individuati due osservatori che,muniti di binocoli, avevano il compito di scrutare con attenzione la superficie del mare per eventuali avvistamenti.Veniva contemporaneamente compilata una scheda secondo le indicazioni richieste da GIONHA,rilevando quindi orari,rotte,modalità e coordinate dell'uscita e dell'eventuale avvistamento.Disponendo a bordo anche di apparecchi fotografici non professionali,abbiamo provveduto,quando ne abbiamo avuto il tempo a video riprese e foto.Intorno alle 15,30 siamo arrivati a Porto Venere ed abbiamo ormeggiato nella rada di fronte all'isola di Palmaria nessun avvistamento rilevato in quel giorno.
4/04/2011;
Dalla rada di Porto Venere alle 9 ci muoviamo  verso Rio Maggiore dove arriviamo verso le 10,30  ormeggiando al gavitello di fronte al paese.Quì eravamo attesi da alcuni operatori del Parco delle 5 Terre,coordinati dal Dott.Claudio Valerani che sono venuti a prenderci a bordo di un gommone,con loro abbiamo percorso l'intero tratto di mare che comprende il litorale incluso nel perimetro del parco,da Punta Nera a Punta Mesco.Durante la navigazione il Dott.Valerani ha illustrato agli studenti le peculiarità marine e geologiche che caratterizzano la zona,facendone un sito ormai da anni sotto la protezione dell'UNESCO.Dopo una  sosta a Vernazza siamo tornati a bordo di Adriatica e da qui siamo poi rientrati nella rada di Porto Venere,anche oggi nessun avvistamento.

5/04/2011;
Dalla rada di Porto Venere alle 9 ci muoviamo  verso Rio Maggiore dove arriviamo verso le 10,30  ormeggiando al gavitello di fronte al paese.Sbarchiamo con il tender di Adriatica e iniziamo un percorso via terra da Rio Maggiore a Manarola proseguendo in treno fino a Monterosso,in un angolo di Liguria che rivela la sua storia attraverso la struttura dei centri abitati e il suo paesaggio.In serata rientriamo in treno a La Spezia arrivando fino al molo di Assonautica dove Adriatica ci attende.Nessun avvistamento.
6/04/2011;
Salpiamo da La Spezia verso le 9,30 e facciamo rotta verso l'isola di Palmaria dove arriviamo intorno alle 12 ormeggiando nella rada antistante,dopo pranzo sbarchiamo sull'isola di Palmaria che si trova nel Parco Naturale Regionale di Porto Venere,confinante con il Parco delle 5 Terre.Pur essendo vicina alla costa l'isola rappresenta,insieme alla vicina Isola del Tino, un interessante ecosistema con la tipica macchia mediterranea fatta di ginestre,cisti,ulivi.Percorriamo un sentiero tutto intorno all'isola che ospita un osservatorio sulla sua sommità e un paesaggio fatto di falesie e spettacolari rocce a picco sul mare.Verso le 18 rientriamo a bordo di Adriatica.Nessun avvistamento.Termina cosi la visita al Parco delle 5Terre che,è giusto annotare,ha risentito della situazione che attualmente stà vivendo l'Ente stesso a tutt'oggi commissariato.
7/04/2011;
Salpiamo dalla rada antistante Lerici,dove abbiamo trascorso la notte,facendo rotta su Capraia,il mare è calmo e la visibilità è buona,i ragazzi si predispongono come al solito per gli avvistamenti e facciamo un po' di carteggio con gli altri.Durante la navigazione,nella seguente posizione 43° 17 N e 9° 53 E troviamo un grosso pezzo di rete da pesca galleggiante,molto pericoloso per la navigazione,lo recuperiamo e lo portiamo a bordo.Alle 15,40,in prossimità dell'impianto di acqua-cultura di Capraia facciamo finalmente il primo avvistamento di cetacei.Si tratta di 6 esemplari di Tursiopi con due piccoli probabilmente attirati dall'allevamento stesso,riusciamo a fare alcune foto.Intorno alle ore 18 attracchiamo in porto per la notte.
8/04/2011;
Siamo partiti a piedi  per una esplorazione all'interno dell'isola,percorrendo il sentiero  che dal paese porta verso Cala Rossa e la Torre dello Zenobito.Il sentiero è per lunghi tratti costituito dai resti di una antica strada romana che varrebbe la pena ripristinare e attraversa tratti di macchia mediterranea con specie tipiche del luogo,cineraria,cisto,lavanda selvatica etc in piena fioritura.Il sentiero è molto suggestivo,abbiamo visto molte colonie di gabbiano reale e molti nidi con le uova.Osservato anche un Falco Pellegrino in volo e un muflone.L'ultima parte del sentiero,quella che dal vecchio osservatorio porta verso Cala Rossa è molto impegnativo.Circa a metà strada si trova una fonte di acqua potabile.In serata rientriamo in barca e ci predisponiamo per una navigazione notturna che ci porterà fino al golfo di Fetovaia all'Elba alle ore 1,30 e dove trascorreremo il resto della notte.
9/04/2011;
Alle ore 11 siamo partiti da Fetovaia e abbiamo dedicato l'intera giornata all'avvistamento cetacei,abbiamo perciò percorso diverse miglia sul lato sud dell'isola approdando in serata nella rada di Marina di Campo dove abbiamo trascorso la notte.Nessun avvistamento.
10/04/2011;
Salpiamo da Marina di Campo intorno alle 10 ,ripetendo il programma del giorno precedente questa volta facendo rotta sul lato nord dell'isola in direzione di Marciana Marina e percorrendo quindi diverse miglia tra Marciana e Portoferraio facendo tappa nel golfo di Procchio per il pranzo.Verso sera rientriamo per trascorrere  la notte presso la Darsena Medicea di Portoferraio.Nessun avvistamento.
11/04/2011;
Ci muoviamo da Portoferraio per un'altra giornata di avvistamento dirigendoci verso nord e alle ore 10,30 avvistiamo per un breve periodo piuttosto lontane  un gruppo di 8/10 stenelle in viaggio ma non riusciamo a fotografarle.Le coordinate sono:43° 08 N e 16°18 E.Verso le 14 rientriamo a Portoferraio dove la motovedetta del Nautico ci viene a prendere per portarci all'Enfola presso la sede del Parco dell'Arcipelago per una iniziativa concordata precedentemente.Alle ore 15 ci ritroviamo tutti,primo e secondo equipaggio, presso la sede del Parco dove la Dott.ssa Cinzia Battaglia,in qualità di Guida del Parco,ci introduce in quelle che sono le peculiarità del Parco dell'Arcipelago oralmente e attraverso l'utilizzo di diapositive  in seguito ci conduce in un percorso che prevede il periplo del promontorio dell'Enfola e l'illustrazione dei principali endemismi del luogo.In serata si rientra a bordo di Adriatica e ci predisponiamo per l'inizio del secondo modulo ed il conseguente cambio di equipaggio.
12/04/2011;
In questa giornata il programma prevedeva la partenza verso Bonifacio ma le condizioni meteo risultano avverse,il bollettino dava infatti forti venti da N-O e in seguito da N-E con raffiche fino a 40 Nodi.Il comandante decide quindi di rimandare la partenza il giorno dopo,ne approfittiamo per fare una lezione sul motore di Adriatica e per dare le istruzioni preliminari di navigazione agli studenti.
13/04/2011;
Il tempo è in miglioramento ed il comandante decide di salpare con rotta Bonifacio il pomeriggio intorno alle 15 prevedendo una navigazione notturna.All'uscita da Portoferraio c'è sempre un vento teso da N-O di circa 18 Nodi,decidiamo di passare sul lato est dell'isola.Alle 20,20 con coordinate 42°32,19N e 10° 17,58E avvistiamo una stenella,fà un salto sulla nostra dritta e scompare.La stessa cosa avviene poche ore dopo,durante la navigazione notturna,il vento è calato e alle 23,30una stenella(forse la stessa?)fà un salto molto vicino alla barca,coordinate 42°,10N e 10° 0 E.
14/04/2011;
Prosegue la navigazione notturna e alle ore 01,16 avviene un'altro avvistamento analogo ai precedenti una stenella fà un salto vicino alla barca,coordinate 42°01N e 9° 49 E,alle ore 06,40 arriviamo nel golfo di S.Manza dove gettiamo l'ancora per riposare.Ripartiamo da lì alle ore 9,30 alla volta di Lavezzi dove è prevista una iniziativa all'interno del Parco delle Bocche di Bonifacio.Alle ore 10,45 un'altro avvistamento come i precedenti,una stenella fà un unico salto vicino alla barca e scompare.Le coordinate sono:41° 21N e 9° 16E.Alle ore 11quasi di fronte al faro di Lavezzi avvistiamo 3 Tursiopi che nuotano a circa 50 metri dalla barca,l'incontro dura 20 minuti poi scompaiono in direzione dell'Arcipelago della Maddalena.Le coordinate dell'avvistamento sono:41°20 N e 9° 15E.Eseguita documentazione fotografica.Alle ore 12 sbarchiamo a Lavezzi dove una squadra di addetti del Parco delle Bocche di Bonifacio ci attende.Ci ospitano all'interno del faro che è diventata una sede logistica del Parco,ci offrono del cibo e ci suddividono in due gruppi.Il primo gruppo viene trasportato con un gommone intorno a Lavezzi e Cavallo con a bordo un biologo dotato di attrezzature fotografiche professionali,l'intento è quello di rilevare la presenza di cetacei intorno alle isole.Il secondo gruppo invece viene condotto con alcune guide specializzate a visitare via terra i sentieri di Lavezzi.Il lavoro del parco è ben visibile,con la costruzione di percorsi obbligati per i turisti che evitino il passaggio nelle zone sensibili,dune o zone di particolare interesse botanico,notata la presenza di una coppia di Falchi Pellegrino e di molti Marangoni dal Ciuffo.Vengono quindi illustrate le varietà di piante e fiori presenti sull'isola un vero laboratorio per la bio-diversità.I gruppi si scambiano i ruoli e in particolare il secondo gruppo fa un interessante avvistamento,documentato con le macchine fotografiche professionali delle guide,di 3 tursiopi con un piccolo a nord dell'isola.L'incontro dura circa un'ora,i delfini hanno atteggiamento giocoso nei confronti degli osservatori a bordo del gommone.Il primo gruppo a bordo del gommoni incrocia un gruppetto di tonni a nord dell'isola,con esemplari di circa 20 Kg.La giornata si conclude intorno alle 18 con l'arrivo di Adriatica nel porto di Bonifacio.
15/04/2011;
La giornata inizia con la visita a bordo di Adriatica di una giornalista di un diffuso quotidiano locale che ha voluto conoscere i dettagli della nostra iniziativa,l'articolo verrà pubblicato la prossima settimana.Successivamente alcuni addetti della parte terrestre del Parco sono venuti a prenderci con auto e un gommone e ci hanno trasportato in località Pianottoli,una parte dei 4000 Km quadri di superficie terrestre sugli 80000 totali.Una visita molto interessante perchè ha illustrato i diversi importanti ecosistemi di cui è composto il territorio,(lacustre,boschivo,marino).Una parte della visita ha visto gli studenti impegnati in una esercitazione di pulizia spiaggie con attrezzature fornite dalle guide.Successivamente presso una loro sede logistica  i ragazzi hanno potuto rifocillarsi con una colazione offerta dal Parco.Siamo poi stati riaccompagnati a bordo in serata.

16/04/2011;
La giornata è trascorsa con la visita a piedi  della città di Bonifacio e alcune località dei dintorni.

17/04/2011;
Salpiamo alle ore 8,30 da Bonifacio con direzione Arcipelago della Maddalena,appena fuori dal porto avvistiamo 2 Tursiopi,una breve apparizione piuttosto distante dalla barca,si dirigono sotto costa poi scompaiono,dopo circa mezzora di navigazione si alza un vento di grecale piuttosto teso che ci accompagna fino alla rada di Porto Palma nell’isola di Caprera dove gettiamo l’ancora e dove resteremo fino al tardo pomeriggio.Successivamente,appena calato un po’ il vento ci dirigiamo verso la Maddalena,dove eravamo attesi nel porto di Cala Gavetta,trascorreremo la notte lì.
18/04/2011;
La giornata è trascorsa con una visita presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare Italiana alla Maddalena.Gli allievi sono stati prelevati con un pulman della Marina Militare e portati all’interno dell’edificio dove hanno trascorso tutta la mattina visionando i laboratori della scuola accompagnati dal personale della Marina.Dopo il pranzo presso la mensa Sottufficiali gli allievi hanno poi raggiunto nuovamente l’imbarcazione a Cala Gavetta,pomeriggio libero sull’isola.
19/04/2011;
Salpiamo da Cala Gavetta alle 8,30 verso Caprera dove arriviamo una mezz’ora dopo,diamo ancora nella rada di Porto-Palma,da lì sbarchiamo a terra con il tender di Adriatica e raggiungiamo a piedi,attraverso uno dei sentieri dell’isola,Stagnali,sede del Centro di Educazione Ambientale.Eravamo attesi da due guide del Parco che ci hanno condotto in visita fino a Capo Telaione,uno dei punti più alti dell’isola e luogo molto suggestivo.Abbiamo fatto ritorno al centro dopo un’ora e mezzo.Successivamente gli studenti hanno fatto visita alle strutture gestite dall’Ente Parco,il Museo del Mare,il Museo Mineralogico e il Centro Delfini.Tre esperti hanno fatto da guida illustrando le caratteristiche delle strutture stesse e le attività che in esse vengono svolte.Nel tardo pomeriggio siamo rientrati a bordo di Adriatica e abbiamo iniziato il viaggio di ritorno che prevedeva la navigazione notturna.Verso le 20,15 abbiamo avvistato 4 tursiopi che per qualche minuto hanno giocato vicino alla barca.
20/04/2011;
Dopo una notte di navigazione verso le ore 12 siamo in vista del porto di Livorno e circa un miglio fuori di esso avvistiamo 5 tursiopi,alle ore 13 attracchiamo presso il molo dello Yacht-Club dove la crociera si conclude.

 

 

Sono Tiziano Gorini, docente di Lettere presso l’Istituto tecnico Nautico A. Cappellini di Livorno. Dal 3 al 12 Aprile ho avuto la fortuna di accompagnare un gruppo di alunni dell’istituto nella crociera su “Adriatica” nel Santuario del Cetacei, un’attività didattica nell’ambito dei progetti A vela nel Parco e Gionha, il primo avente lo scopo di far conoscere ai giovani le bellezze dell’ambiente marino e costiero nonché il valore della tutela dell’ambiente, il secondo avente anche l’ulteriore scopo di fare l’esperienza dell’osservazione dei cetacei, aiutando un po’ l’attività dei ricercatori scientifici impegnati nello studio e nella salvaguardia della vita di questi affascinanti animali (tra l’altro una mia classe – di cui due alunni, Leonardo e Daniele, erano a bordo – ha svolto una ricerca sui cetacei per Gionha, ricostruendo la storia della balenottera Annie, il cui scheletro ora si trova esposto nella Sala del Mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, a Livorno). Mi era amichevole compagno, insieme agli alunni, il prof. Gian Luca Gentili, anima di questi progetti nonché esperto navigatore.

 

Io invece non sono esperto per nulla ed è solo da poco che gironzolo in barca a vela. Perciò sarò sincero: ho quasi implorato Gentili perché mi portasse – proprio me, topo di biblioteca che troppo tardi ha scoperto il fascino della vela - con lui, che mi concedesse la gioia di navigare in alto mare e lungo le coste, in qua e là per il mar Ligure (anche se a noi toscani di chiamarlo “Ligure” proprio non ci va giù, ci pare una sgarbo geografico fatto agli eredi dei Tirreni).

 

Il primo obiettivo è stato certamente raggiunto, poiché i ragazzi sono rimasti entusiasti del mare e delle terre (il Parco delle 5 Terre, il Parco di Portovenere, l’isola di Capraia – con una perigliosa traversata dell’interno che ci ha portati a Cala Rossa - e l’isola d’Elba) che abbiamo visitato e hanno ben compreso quanto sia necessario tutelare questi ambienti; purtroppo, invece,  di cetacei se ne son visti pochi (0 balenottere, 0 capodogli, qualche delfino).

 

Per me è stato un viaggio felicissimo. I  motivi  sono tanti, quindi mi limiterò ad elencarne alcuni. Intanto la compagnia degli alunni, spogliata dai rispettivi rigidi ruoli di docente e discenti, che ci ha consentito di vivere amichevolmente e spensieratamente, finalmente liberi dalle maschere scolastiche. Poi, ovviamente, l’agognata familiarità con la vita di bordo e l’apprendimento dei rudimenti della navigazione a vela, di cui ora posso dirmi un pochinino esperto; ma soprattutto la seduzione del mare, della sua virtù di trasportarti in una dimensione atemporale pervasa di silenzi, di fruscii delle onde e del vento, del lento cigolio delle sartie, che sa donarti una pace interiore.

 

Quindi la gioia della conoscenza di splendidi luoghi che abbiamo visitato, e mi sento in colpa, in quanto livornese, di aver finora ignorato la bellezza dell’Arcipelago Toscano. Talvolta mi sono perfino commosso, come quando ci siamo trovati, al mattino, sotto un tersissimo cielo, in un punto del mare da cui potevo vedere a dritta le coste della Corsica con le sue montagne innevate, a sinistra di poppa la Gorgona, a prua la Capraia, alla sua sinistra l’Elba e ad Est la costa tirrenica; di fronte a tale splendido paesaggio mi veniva da dire, come Faust: “Fermati, attimo, sei bello”.

Infine voglio anche ricordare la simpatia di Mattia e Carlotta, due persone di grande cordialità, con cui è stato facile istaurare un amichevole rapporto, allietandomi della sia pur breve – troppo breve, ahimé – convivenza a bordo.

Ma il principale motivo della mia felicità è stato d’aver potuto navigare su “Adriatica” - che io definirei una barca “maestosa” -,  camminare sulla sua tolda, ascoltare il fruscio delle sue vele al vento, tenerne tra le mani il timone e sentirla virare (ma, data la mia inesperienza, anche sbandare) al mio comando. E pazienza se mio figlio intanto mi inviava sarcastici sms appellandomi Capitan Findus e Jack Sparlow, mica lo sa lui che significava per me sta là sopra.

Buon vento!

Diario di bordo degli studenti

Leonardo in barca

Salve, sono Leonardo, uno degli alunni dell’ITN A. Cappellini di Livorno che è stato imbarcato su Adriatica dal 3 al 12 Aprile: una gita in barca a vela lunga nove giorni, ma che avrei voluto non finisse mai, perché è stata una bellissima esperienza, piena di scoperte e anche un po’ avventurosa.

In tutto eravamo 11: io, Aziz Boulgarve, Niko Ianda, Stefano Prudente, Giovanni Belotti, Guatano Urso, Daniele Sonzogni; i due professori Tiziano Gorini e Gian Luca Gentili e i due skipper Mattia e Carlotta.

La barca non era una barca a vela qualunque bensì proprio “Adriatica”, lunga 22 metri, 50 tonnellate di stazza e un motore Volvo Penta 346C, con 6 cilindri turbodiesel a iniezione diretta Common Rail (si capisce che sono un aspirante macchinista navale!?). Dopo la partenza da Livorno ci siamo subito ambientati, grazie alle cordiali ma autorevoli spiegazioni di Mattia su come ci si deve comportare a bordo (cabine, scarpe, uso dell’acqua, attenzione ai movimenti, ecc.) e siamo a poco a poco diventati un equipaggio, partecipando alle manovre,  svolgendo i turni di avvistamento dei cetacei, addestrandoci al carteggio e all’osservazione degli strumenti di bordo con l’aiuto di Mattia e….lavando le stoviglie e pulendo cucina e cabine.

Non soltanto abbiamo navigato (anche di notte, da Capraia all’Elba, dove ci siamo fermati a dormire alla fonda nella meravigliosa baia di Fetovaia), da Livorno a Rio Maggiore, a Lerici, a Capraia, fino alla meta conclusiva: Portoferraio dell’isola d’Elba, godendoci il viaggio e l’eccezionale bel tempo; abbiamo anche fatto escursioni a terra, alle 5 Terre, dove abbiamo visto stupende scogliere e bei paesaggi, all’isola di Palmaria, al promontorio elbano dell’Enfola. Da ricordare la “passeggiata” alla Cala Rossa di Capraia: specialmente l’ultimo tratto attraverso rocce scoscese e dove mi sono perfino perduto, insieme a due miei compagni; per fortuna che poi ci siamo ritrovati tutti. E alla fine di questa avventura ho dovuto anche subire uno scherzetto organizzato da Mattia!

Infine Portoferraio e sbarco, con viaggio di ritorno a Livorno sulla motovedetta del Nautico.

In fin dei conti cetacei se ne son visti proprio pochi, a dir la verità; ma indubbiamente è stata una bellissima esperienza, oltretutto vissuta con una simpatica compagnia. E anche se nove giorni in mare sono lunghi da trascorrere credo che se ne avrò la possibilità la ripeterò.

 

Daniele in barca

Domenica 3 Aprile 2011, a Livorno, io con altri alunni del Nautico ci siamo imbarcati su “Adriatica”, la famosa barca dei “Velisti per caso”. Abbiamo subito conosciuto i due membri dell’equipaggio, Mattia e Carlotta, che c’hanno messo subito al lavoro, facendoci togliere i parabordi per metterli a poppa della barca. Poi ci siamo accordati con i proff. sui turni di lavoro (l’avvistamento dei cetacei, le pulizie di bordo, la scrittura del diario di bordo, ecc.); abbiamo anche ricevuto e indossato le felpe con su scritto “A vela nel parco”, che sono diventate la nostra “divisa”. Così è cominciata la nostra esperienza di lupi di mare; e anche di terra, dato che abbiamo fatto anche escursioni alle 5 Terre, Palmaria (dove ci ha guidato Mattia), Capraia e Elba, nonché visitato Rio Maggiore, Monterosso, Vernazza, Portovenere, Marina di Campo e Portoferraio. A Monterosso abbiamo pure fatto il nostro primo bagno di stagione, dato che sembrava d’essere d’estate. Inoltre a La Spezia abbiamo comprato l’occorrente per pescare, così quando potevamo abbiamo anche fatto i pescatori, cavandocela abbastanza bene.

Dove non ce la siamo cavata invece è nell’avvistamento dei cetacei, ma per colpa loro che sembravano proprio  scomparsi, meno male che abbiamo incontrato un branco di delfini (per la precisione: tursiopi) di fronte al porto di Capraia!

Ci siamo divertiti, tra traversate e partite a briscola. Abbiamo anche scoperto che il prof. Gentili è un bravo cuoco, dato che una sera in Capraia ci ha cucinato degli ottimi totani al forno (totani freschissimi, che ci ha aveva procurato l’alunno Gaetano, che essendo caprese se li era fatti regalare da un suo amico pescatore). Purtroppo poi è giunto il momento dello sbarco e degli addii; così la nostra ultima sera della crociera, dopo che Mattia e Carlotta ci hanno offerto l’aperitivo, siamo andati tutti insieme a mangiare la pizza.

Arrivederci, Adriatica!